Trent'anni Dopo

La cover della prima edizione dell'83
I Signori del Caos nasce dalla fantasia di Giovanni Maselli in collaborazione con Auro Miselli e Franco Tralli e contende a Kata Kumbas la palma del primo gioco di ruolo italiano. Venne pubblicato per la prima volta nel 1983 dalla Black-Out editrice di Modena, in una confezione che raccoglieva due manuali base (Regole di Gioco e Magia), l'avventura introduttiva I Prigionieri della Nebbia, un set di 4 dadi ed una Scheda del Personaggio.

Non ebbe immediata e larga diffusione, se non tra un pubblico di nicchia che già seguiva il filone dei wargame storici e, per ottenere un riconoscimento e una maggiore visibilità, dovette attendere l'uscita di prodotti più conosciuti e meglio distribuiti, come il già citato Kata Kumbas del 1984, a cura della E-Elle Editrice, o la prima indimenticabile scatola rossa di Dungeons&Dragons, tradotta dalla Editrice Giochi nel 1985.

Tuttavia nel panorama ludico italiano dell'epoca fu una piccola rivoluzione, soprattutto per chi non aveva grande dimestichezza con l'inglese: le regole proposte erano semplici e lasciavano molto spazio alla discrezionalità del Maestro di Gioco, la magia presentava sostanziali differenze rispetto al sistema di D&D e l'humus sul quale germogliava il mondo fantastico immaginato dai creatori era intrigante e ipotizzava un mondo assolutamente analogo alla nostra cara vecchia terra, in cui però le acque corrispondevano alle attuali terre emerse e viceversa, una terra al contrario insomma.
Non per nulla il suo nome era Arret.

Le prime espansioni furono i libri III e IV delle regole, nei quali vennero introdotte nuove razze e nuove classi. Nella prefazione del terzo libro Giovanni Maselli parlò, per la prima volta, del fine dei Signori del Caos. Riporto fedelmente le parole dell’autore, che meglio di ogni altre possono essere esplicative:
“Ora che vi siete impratichiti nel sistema di gioco de “I Signori del Caos”, andiamo a spiegare lo scopo ultimo del giocatore, che oltre essere quello di divertirsi, è anche accrescere la potenza del suo personaggio e di portare tutti i suoi attributi a 100 e tutte le capacità pubblicate nel relativo capitolo almeno al 100%. E quando il personaggio avrà raggiunto questo traguardo, sarà pronto per diventare Signore del Caos. Dovrà, allora, superare la “Grande Prova”. A questo punto, il personaggio sarà tolto dal gioco e non potrà più partecipare alle avventure normali. Egli affronterà, assieme ai suoi pari, avventure speciali, con regole diverse, che verranno pubblicate a partire dall’uscita de “I Signori del Caos – Alla Ricerca del Caos”. Quindi il fatto di raggiungere lo status di Signore del Caos non implica che il personaggio abbai esaurito la sua funzione, anzi esso entrerà in un nuovo mondo, ancora più affascinante e pericoloso di quello che già conoscete”. 
Peccato che, per vicissitudini varie, queste regole avanzate non videro mai la luce e I Signori del Caos rimasero per sempre incompiuti.

La scatola dell'espansione Arret
Nel 1988 la Black-Out, distribuì, grazie all'accordo con la Unicopli di Milano, circa 2000 pezzi dell'espansione intitolata Arret; al suo interno, oltre ad un libro con la storia del mondo e uno con le schede geopolitiche, si poteva trovare anche il quinto manuale delle regole base e ammirare le mappe e le illustrazioni splendidamente realizzate da Giorgio Montorio e Roberto Bonadimani.

Sempre in partnership con Unicopli, pubblicò la seconda edizione del gioco base. Oltre alle ristampe dei manuali e dell'avventura introduttiva, conteneva anche la raccolta Sanguillar, al cui interno si trovavano due scenari: Il Cimitero degli Eroi e Il Pozzo delle Anime Perdute, a cui fecero seguito Il Bosco delle Nebbie e la prima vera storia ad ampio respiro, narrata nella Campagna in Clovezia.

Nel 1992, su suggerimento del nuovo distributore, la Ri.Pa. di Milano, la casa editrice di Modena fece uscire due avventure in A4, abbandonando così il vecchio formato (assolutamente non standard). Lillibeth e Viaggio al Centro della Terra, inaugurarono il ciclo dedicato a La Principessa Rapita; in terza di copertina, vennero introdotte alcune correzioni e varianti al sistema di base, aggiungendo così un ulteriore tassello al fantastico mondo de I Signori del Caos. I volumi I e II delle Avventure a GoGo, chiusero il ciclo dei supplementi dedicati.

In conclusione di questa lunga panoramica, è d’obbligo citare l’organo di diffusione principale della Black-Out, ovvero la prima rivista nata in Italia, esclusivamente dedicata ai giochi di ruolo e di simulazione, ovvero Crom!, un bimestrale che esordì nel 1989 con articoli dedicati principalmente al mondo de I Signori del Caos. Diretta da Roberto di Meglio, vantò per i (soli) successivi nove numeri collaborazioni importanti, tra le quali Simone Peruzzi, che con lo stesso Di Meglio, avrebbe dato vita qualche anno dopo alla rivista Kaos, Luca Giuliano (On Stage, In Principio era il Drago), ed altri autori di indubbio talento, che con il loro apporto contribuirono a diffondere la cultura ludica in Italia, in un periodo in cui il gioco di ruolo era ancora qualcosa per pochi iniziati.


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